domenica 18 dicembre 2022

Sognando California

Wow. Che giornate.

Ma forse non sono le giornate in sè quanto le mie forze sempre un po' più risicate, mi affatico con molta più facilità che in passato. Ieri mi sono cimentata in una ricetta che non avevo mai provato a fare ma che adoro: la Tarte Tatin. E' venuta fuori davvero brutta (il tocchetto che sembra pane carasau sopra altro non è che il caramello che mi si è brutalmente solidificato sulla teglia) ma buona. Il che alla fine, dovendo esser mangiata tra le quattreo ura di casa, è quello che conta. Devo perfezionarmi su vari aspetti... in primis il caramello. Era la prima volta che lo facevo: è davvero complicato. 

Onestamente ancora non ho capito come si fa. Guarderò un tutorial.

Per il resto... 







Per il resto vorrei scappare.

Oggi mi sento satura.

Sono da quando la principessina di casa ha aperto gli occhi che discuto con lei sui ogni minima sciocchezza. Da questioni di fiducia a opportunità di andare a scuola o meno se l'orario delle lezioni non è quello standard. Dal costo di una cosa al reale valore della stessa...

Eccheppalle. 

Oggi è rientrato il "grande" e per ora con lui è tutto rose e fiori.  

Ma immagino già tra qualche giorno quando sarà passato l'entusiamo del ritrovarsi la colazione pronta, il pranzo e la cena organizzati. Nessuna spesa da fare. La biancheria pulita dentro il cassetto e gli abiti puliti, stirati e piegati poggiati sul letto. Il bagno lindo e profumato..., vedo già materializzarsi musi lunghi e facce lugubri sormontati da mega cuffie, borbottare in giro per casa col piglio del "noncercatemi-nontoccatemi-nonparltemi" che fa tanto adoloscente simpatico ed empatico.

Bah.

Non c'è Natale che tenga. Gli adolescenti sono adolescenti e, come tali, vanno accuratamente evitati; il più possibile. E' che a volte ti circolano per casa e non puoi proprio scansarli. L'unica via d'uscita resta scappar via con la scusa della spesa. Che magra consolazione.

Le desperate housewives mi fanno un baffo.

Tuttavia se mi chiedo di cosa ho desiderio, non lo so. O meglio, lo so, ma è irrealizzabile: vorrei tutti col sorriso stampato, soddisfatti e sereni (si noti che non dico "felici" per che la felicità è roba di un attimo mentre io voglio qualcosa di stabile e duraturo).

Ma la vita non è così. E' esattamente come il famoso albero di Natale... Tutti (non qualcuno: TUTTI) rompono le palle.  

Ora mi guardo qualche serie su Netflix dove qualcuno muore ammazzato dopo 5 minuti scarsi dall'inizio e non ci penso più. 

Mi mancano i pop corn ma non è che mi piacciano molto. Meglio una bella tisana cannella, zenzero e arancia. E magari una fila di biscottini al burro... No. Quelli no che poi mi vengono i sensi di colpa e ci mancano soltanto quelli. Che vitadimmerdachemisonocreata. Tutto da sola. Basterebbe ignorare i figli quel tanto che basta. Farsi una cioccolata calda con panna e una torretta di shortbread che sprizzano burro da ogni forellino. E guardarsi comunque una serie truculenta su Netflix che è sempre capace di riscaldare il cuore. 

Ed invece no. 

Ecco l'adorabile zio Fester
Perchè avendo gia la pettinatura dello zio Fester non mi sembra il caso di prenderne anche le sembianze fisiche. 

Ed ora... comunque vada. 

NETFLIX a me!!!


 

Eccomi poco prima dell'ultima RM

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