Veramente brutta.
Ma proprio brutta brutta brutta.
Ma, onestamente, altrettanto buona.
Domenica scorsa mi ero ripromessa di non fare nulla.
Zero frittelle,
nada biscotti,
kein meringhe,
rien pasticcini,
niente dolci.
Ma sul far della sera... dopo aver stirato tutto lo stirabile e ripulito la casa da cima a fondo (o quasi: in mansarda non ci sono passata. Ecchemiseria!), aiutato la princess con i compiti
sentivo il bisogno di mettere, almeno un po', le mani in pasta.
Ho guardato nel frigo e ho intravisto sul fondo un barattolo di marmellata che mi sussurrava con fare pietoso "fai di me qualcosa di commestibile ai più".
Allora mi sono impietosita e ne ho ricavato una torta tanto brutta (ma brutta brutta...) quanto buona!
Ecco la ricetta per chi fosse anche solo minimante interessato (conscia che la foto non promette nulla di particolarmente buono): torta morbidosa con marmellata di mele.
Quanto al resto, potrebbe andare meglio. Ma va tutto bene.
L'ansia del domani ormai è una costante della mia vita e ci devo fare i conti.
Parlo del "domani" in senso molto figurato. Mi riferisco infatti al futuro.
A cosa mi aspetta.
A cosa accadrà alle persone che amo.
Sarò in grado di affrontare le difficoltà che la vita (senz'altro) mi darà.
Cosa mi riservano i miei prossimi anni.
Quanti ancora me ne spettano.
Cose così, insomma.
Cosucce...sì.
Inadeguatezza.
Porca la miseriaccia. Ma perché?
Ma è così, inutile negarlo.
Basta un imprevisto a chi mi sta attorno e mi sento sopraffatta.
Non sono mai stata abituata a preoccuparmi io degli altri. Sono stati sempre gli altri a doversi preoccupare per me e, adesso che sto diventando grande (alla buon'ora), sento il peso della responsabilità, in parte attuale ed in parte (ed è quella che più mi fa paura) potenziale, che grava su di me. E mi sento schiacciata.
Ho proprio paura.
Ma non "tanto per dire".
Soprattutto se penso ai miei genitori che si fanno sempre più anziani e ai miei figli che si affacciano sempre più al mondo. Un mondo che non è facile. Non lo era quando ero ragazza io.
Ma oggi è davvero un black hole.
Come potrò io far fronte a questi cambiamenti senza l'appoggio dei miei genitori?
L'unica cosa che mi da stabilità è stare con i miei gatti; fare dolci; andare in palestra.
Certo che sono messa proprio bene.
![]() |
Biscotto che se la dorme |
Non so se riesco a spiegarmi: è come se loro dovessero sempre stare bene, essere sani. Proteggermi.
Roba da matti, eh.
Ma purtroppo la vita non va in questo verso.
Il tempo passa. I genitori prima o poi ci lasciano e, volenti o nolenti, si deve crescere.
Spero di esserne all'altezza.